Lo strumento è opera dell’organaro Giovanni Mentasti ma non vi sono date o iscrizioni che attestino l’epoca. Tuttavia considerata la tipologia si può presumere che sia databile intorno agli anni ’80 del diciannovesimo secolo. Un significativo lavoro di restauro eseguito intorno agli anni ’30 del millenovecento è attribuibile all’organaro G. Gandini di Varese (tipologia di costruzione della pedaliera, della meccanica d’unione tasto-pedale, Timpani trasformati in Basso 8′, Voce flebile in sostituzione del Cornetto, disposizione di manette e pedaletti). Il recente restauro ha eliminato gli interventi fonici del Gandini ripristinando il Cornetto come all’origine e i Timpani al pedale; sono stati altresì eliminati gli interventi del 1972.
Disposizione fonica
Principale 16′ bassi
Principale 16′ soprani
Principale 8′ bassi
Principale 8′ soprani
Ottava bassi
Ottava soprani
Duodecima 2′ 2/3 bassi
Duodecima 2′ 2/3 soprani
Decimaquinta bassi
Decimaquinta soprani
Decima nona
Vigesima seconda
Vigesima sesta
Vigesima nona
Due di ripieno
Contrabbassi e ottava
Flutta soprani
Tromba soprani
Fagotto bassi
Corno inglese soprani
Clarone bassi
Viola bassi
Cornetto due file
Ottavino soprani
Flauto in ottava
Cornetto 2′ 2/3 soprani
Terza mano
Campanelli (dal do3)
Timpani ai pedali
Voce umana soprani
Distacco tasto pedale
Tremolo
Tastiera di 61 tasti
Pedaliera a leggio come da foto
