Nel 1740 i canonici di San Secondo si rivolsero all’organaro Liborio Grisanti, napoletano con la bottega in Asti, per la costruzione di un nuovo organo, ma nulla si conosce della composizione fonica dello strumento. Da una nota spesa del 1742 e da un preventivo per accordatura del 1824, sappiamo che tale organo era dotato di 12 registri e che possedeva al pedale un registro di contrabbasso indipendente.
Nel 1880, l’organo venne smontato e spedito a Torino presso la fabbrica d’organo di Giacomo Bossi, che lo ricostruì completamente ultimandolo nello stesso anno. Dell’opera del Grisanti rimangono le 31 canne di facciata e molte altre dell’interno.
In seguito, l’organo di San Secondo subirà ancora due rimaneggiamenti: il primo nel 1918, a meno di quarant’anni dalla sua costruzione, per mano dell’organaro Giuseppe Gandini; il secondo, non documentato, ebbe luogo nei primi decenni del ‘900.
Tra il 1978 e il 1980 l’organo fu sottoposto al grosso lavoro di restauro conservativo e ripristino ad opera dell’organaro Mascioni: secondo i modelli coevi del Bossi furono ricostruiti tutti i registri mancanti la cui presenza trova documentazione nelle scritte originali rinvenute sulla tavola di catenacciatura e sul crivello. Nel medesimo frangente vi fu l’ampliamento della pedaliera a 27 note, e l’aggiunta di un secondo manuale.
Ora l’organo si trova così disposto:
Facciata di 31 canne, formanti tre cuspidi, originale di Liborio Grisanti;
Due manuali di 61 tasti (Do 1 – Do 61) di bosso ed ebano e pedaliera di 27 tasti (Do 1 – Do 27), opere di Mascioni;
Registri del G. O. e Pedale azionati da 39 manette, originali di Bossi, disposti su due colonne a destra della tastiera, con cartellini a stampa, recenti;
La divisione dei registi tra bassi e soprani si colloca tra il Si 24 e il Do 25;
I registri del Positivo, interi, comandati da tiranti a pomello di legno, sono disposti verticalmente su unica colonna, a sinistra della tastiera, con cartellini a stampa recenti;
Pedali accessori: Ripieno G. O. e combinazioni libera alla Serassi, disposti a destra (stanghe di legno);
Unione I – ped., II – ped., II – I, frontali, in ottone;
Ripieno positivo, a bilico, di legno, sistemato a sinistro. La meccanica del G. O. è tutta originale di Bossi, mentre quella del Positivo è di Mascioni.
[notizie tratte da: Giuseppe Gai, L’organo della Insigne Collegiata di S. Secondo, in Il Platano, 2010, p. 79-97]
Disposizione fonica
GRAND’ORGANO
“Vuoto”
Voce umana
Cornetto soprani
Fagotto Bassi
Tromba soprani
Clarone Bassi
Corno Inglese soprani
Violoncello bassi
Tromba 16 soprani
Clarino bassi
Oboe soprani
Flutta soprani
Viola bassi
Ottavino soprani
Corni da caccia
Flauto in VIII soprani
Principale 16 bassi
Principale 16 soprani
Principale I° bassi
Principale I° soprani
Principale II° bassi
Principale II° soprani
Ottava bassi
Ottava soprani
Duodecima bassi
Duodecima soprani
Quintadecima
Decimanona
Vigesimaseconda
Vigesima sesta e nona
Trigesima terza e sesta
Due di ripieno
Due di ripieno
POSITIVO
Principale 8’
Ottava
Quintadecima
Decimanona
Tre di ripieno
Flauto a camino 8’
Flauto in VIII
Flauto in XII
Flauto XVII
Violoncello 8′
PEDALE
Tromboni Ped.
Coperto Ped.
Ottava Ped.
Contrabbassi Ped.
Bassi Ped.
Ripieno Ped.